Il Canale Tomaselli visto dai pendii sotto la cima Scotoni.

Il canale Holzer, tra il Piccolo e il Sass da Putia.

Due giornate calde e magnifiche dal sapore di primavera, due discese ripide dentro 2 frigoriferi delle Dolomiti :) Devo ringraziare Checco per avermi fatto vedere un anno fa quel budello che scende sotto l’attacco della ferrata Tomaselli alla Piza Sud (Cime di Fanis) e per non esserci andato prima senza di me! A parte gli scherzi, si tratta di una discesa bellissima lungo un canale esposto a Nord Ovest ma praticamente sempre in ombra. L’approccio è molto delicato nell’ultima parte dove si deve attraversare un pendio molto ripido alla base della caratteristica torre gialla che segna l’inizio di una delle ferrate più impegnative e famose delle Dolomiti. L’ingresso è molto ripido, sui 55 gradi, poi saremo sui 45 fino ad una strettoia dove si incontra un salto di roccia e un tratto ferrato sulla destra, probabilmente dei tempi della prima guerra mondiale. Provvidenziali i chiodoni per una corda doppia! La neve purtroppo non era delle più semplici, una valanga di qualche giorno fa ha rovinato in parte il fondo del canale che altrimenti ci avrebbe regalato una sciata in polvere a cinque stelle! In compenso, i curvoni su firn sotto la Cima Scotoni erano da cineteca :)

L'accesso al Canale Tomaselli.

Aggirando la torre gialla.

Verso l'attacco della ferrata Tomaselli.

L'esposto traverso che da accesso alla discesa.

Checco sull'ingresso molto ripido.

Nel canale.

Checco in azione.

La doppia sulla ferrata della guerra.

Ambiente magnifico...Cima Scotoni sullo sfondo.

Firn da cineteca sotto la Scotoni.

Oggi in compagnia di Marco verso Nord fino al Passo delle Erbe per salire al Piccolo Putia e scendere quel bellissimo canale esposto a nord che separa il Piccolo dal Sass da Putia, la cima più a nord delle Dolomiti. La prima discesa nel ’77 è di Heini Holzer e compagni, e nel complesso lo trovo più impegnativo di quello al Pordoi (qui sezioni a 50 gradi e molti tratti a 45). Quasi inutile sottolineare la bellezza delle montagne dal passo, la Nord del Putia e tutta la cresta delle Odle di Eores..uno spettacolo. Scesi lungo la strada che porta a Funes (ancora qualche macchia di neve permette di sciare velocemente…) risaliamo alla forcella del Putia e poi fino alla sella dove parte il canale. Già un paio di tracce nel canale che presenta neve morbida e sicura, per una sciata stupenda. Anche qui corda doppia da 10/15 metri verso la fine del canale e poi un ultimo passaggio delicato prima di uscire sui pendii sopra il Rifugio Fornella. Penso sia stato uno dei giri più belli di questa stagione, se non il numero uno. Un anello e un canale che merita di diventare un classico dello sci ripido in Dolomiti.

Pronti per la salita alla forcella del Putia.

Forcella del Putia.

La cima del Piccolo Putia.

Uno sguardo al gruppo del Puez. In VERDE Canale Pescol a sx e Canale Gardenacia a dx. In ROSSO da sx verso dx: Canalini Antersass, Canale Antersass, Canale N Kapuziner, Canale della forcella del Kapuziner e Canale N del Piz Puez.

 

Il Canale Holzer, tra il Piccolo e il Sass da Putia.

Marco in azione nel canale.

Marco in azione nel canale.

Marco in azione nel canale.

Io...in azione. Ph. Garbin,

Io...in azione. Ph. Garbin.

Io...in azione. Ph. Garbin.

Sulla doppia verso la fine del canale.

Nell'ultimo tratto delicato sopra i pendii di uscita. Ph. Garbin.

All'uscita del canale.

Firn verso il passo delle Erbe.

Sono due giorni che uso i nuovi Maestrale della SCARPA. Devo dire che con qualche piccola modifica sono un ottimo scarpone, comodissimo in salita (a mio avviso l’escursione del gambaletto è quasi superiore all’F1) e gran tenuta in discesa. Ringrazio SCARPA per offrirmi sempre i migliori materiali per lo sci alpinismo e il freeride.

Alberto

Lo strudel più buono delle Dolomiti...al Passo delle Erbe.