I primi 10 giorni di settembre mi sono spostato nelle Alpi Occidentali per i rush finali di stagione. Avere in programma 2 Monti Bianchi con il tempo dalla tua parte non è cosa facile, e la serie positiva infinita di belle giornate sembrava giunta al termine nella nostra fase di acclimatamento al Gran Paradiso.
Saliamo allo Chabod in un clima tardo autunnale, la neve sporca il sentiero già sotto il rifugio. Al mattino dopo risaliamo la morena e mettiamo i piedi sulla traccia nel ghiacciaio di Laveciau in completo white out. Attraversando qualche ponte sottile su crepacci enormi il cielo si apre un attimo per ricordarci che ci stiamo muovendo su un labirinto di buchi, un ambiente totalmente diverso dal bianco continuo di inizio stagione. La nebbia scende ancora, arriviamo alla schiena d’asino ringraziando chi prima di noi ha battuto traccia e pian piano saliamo alla sella prima della cima, dove un bel vento freddo e neve ci dà il benvenuto a 4000 metri.
Con tutto il caldo di agosto la discesa al rifugio Vittorio Emanuele non è praticabile (ghiaccio duro) e allora scendiamo nuovamente al bel rifugio Chabod sotto la pioggia battente, dove abbiamo buone notizie per il meteo dei prossimi giorni: l’estate è di nuovo alle porte!
Rientrati a Chamonix, il giorno seguente ci portiamo al rifugio Tete-Rousse per la notte, la giornata è splendida e le condizioni sulla via normale francese sono molto buone, tutti gli alpinisti con guide che scendono verso il Nid d’Aigle sono sorridenti per l’ottimo “summit day”. Il Gran Couloir du Gouter è imbiancato, e con l’abbassamento delle temperature l’attraversamento del canale è di nuovo sicuro dalla caduta sassi.
La sveglia questa volta è all’1.30, arrampichiamo sulla cresta del Gouter alla luce delle frontali veloci e ci infiliamo nel Gouter per un sorso di the e per prepararci alla lunga salita alla vetta. La giornata è splendida, traccia ottima e alle 8.30 siamo in cima al Monte Bianco, con un discreto vento gelido che mi fa rimanere bello coperto dentro al mio duvet. Segue il lungo rientro al Tete-Rousse, poi un meritato pranzo alle tre del pomeriggio e un lungo riposo. Per il gruppo sarà un rientro tranquillo e festoso, quello che mi aspetta, dopo un giorno di riposo, è un secondo round ancora sul Bianco!
…e come si fa a riposarsi con l’ennesima giornata di bel tempo? Saliamo alle Aiguilles Rouges per la traversata dell’ Aiguille Crouches, un itinerario adatto a principianti, l’ideale per muovere i primi passi su un terreno d’alta montagna, in una cornice paesaggistica unica. Le Aiguilles de Chamonix e la cima del Bianco sono sempre alla tua destra mentre sali su bellissimo gneiss. Se poi, alla fine della scalata, ci abbini un rifugio stupendo (il Refuge du Lac Blanc) con ottime omelettes e croute au fromage sotto un sole cocente..non potresti passare un sabato migliore in montagna.
Gli ultimi tre giorni sono una fresca ripetizione di 2 giorni prima, ancora Monte Bianco dal versante francese, stavolta però ci sono John e Thomas legati alla mia corda. Probabilmente il mio “summit day” migliore della stagione, niente vento in cima e una traccia di salita assolutamente perfetta.
Sia Andy che i due amici inglesi hanno confermato ciò che deve essere ben chiaro: la salita al Monte Bianco non è facile, serve molta determinazione, un ottimo allenamento e, a meno che si abbia già molta esperienza di roccette, la discesa per la cresta del Gouter non è assolutamente da sottovalutare, soprattutto dopo la lunga giornata sulle gambe, sui polmoni e sulla testa.
Cosa posso aggiungere…la sveglia in piena notte non è divertente, ma lo spettacolo che si gode alle prime luci dell’alba, l’emozione sui volti dei miei compagni in vetta e poi al rientro sono cose che mi riempiono di soddisfazione e mi caricano di energia nuova. Arrivederci Chamonix e Monte Bianco alla prossima avventura.
Qualche notizia più tecnologica che tecnica.
Stanco di comprare batterie per delle pile frontali che fanno poca luce, mi sono regalato la nuova lampada Petzl NAO per queste salite. Devo confermare che è una vera bomba, la potenza di luce fino a 110 metri rende giorno le ore più buie della notte. Il sistema “reactive lighting” è molto efficace, la batteria ricaricabile tramite USB è comodissima, e la si può ricaricare anche un battery pack (ho un Belkin Power Pack 4000 con cui posso ricaricare anche l’iPhone). Sicuramente un attrezzo da consigliare e non così proibitivo per il costo, con poco più di 100 euro ci si assicura ottima luce negli avvicinamenti tecnici in notturna.
In vena di acquisti compulsivi, ho preso anche i bastoncini della Black Diamond Compactor Ski Poles, bellissimi e leggeri, utili nell’avvicinamento e nella progressione su neve e ghiacciaio. Un altro oggetto da avere!
Ed ora, godetevi un pò di foto. Sono tante, ma su 370 scatti queste sono le più belle. Forse ancora tante, ma non me la son sentita di eliminarne ancora :)
- Verso il Rifugio Chabod
- Le luci del tramonto in Valsavarenche.
- Sul ghiacciaio di Laveciau.
- Condizioni invernali in cima al Gran Paradiso.
- Condizioni invernali in cima al Gran Paradiso.
- Solo gli inglesi riescono a sorridere sotto la pioggia battente (e senza ombrello!)
- Sul ghiacciaio di Tete-Rousse.
- Tramonto dal rifugio Tete-Rousse.
- I colori dell’alba vicino alla Vallot.
- I primi raggi di sole sulla cresta delle Bosses.
- Panorama dalla Cresta delle Bosses.
- Verso la via Trois Monts.
- Sull’ultima cresta che porta in cima al Monte Bianco.
- Con Andy in cima al Bianco.
- Un posto in prima fila…Monte Bianco, 4810m.
- Cresta delle Bosses.
- L’Aiguille de Bionassay al tramonto dal Tete-Rousse.
- Luce sulle Aiguilles Rouges.
- Le Aiguilles des Chamonix e Monte Bianco dalle Aiguilles Rouges.
- In vetta all Aiguille Crouches.
- Traversata delle Aiguilles Crouches.
- Il Lac Blanc con l’omonimo rifugio, il bacino di Argentiere e Tour sullo sfondo.
- Alla luce delle frontali verso la cresta delle Bosses.
- Alla luce delle frontali sulla cresta delle Bosses. In basso il Mont Maudit.
- John e Thomas.
- In cima al Bianco.
- C’è chi scende così dai 4810 metri della cima!
- Secondo bianco dopo 3 giorni, il migliore dei 3 della stagione.