In cinque, come sardine, dentro la micro cabina che porta in cima al Valluga, 2811m.

Complice le drammatiche condizioni di casa nostra, le idee cominciano a frullare in testa…è ora di inseguire la neve. Bizzo mi esprime totale fedeltà dicendomi “io ti seguo dove vuoi”. Qualche email, inviti su Facebook, e il gruppo è chiuso.
Accompagnare i clienti in un posto che non conosco mi è sempre piaciuto, tutto è nuovo a tutti. L’esperienza del luogo è sempre un valore aggiunto della guida, può essere sempre utile sapere cosa c’è dietro l’angolo, soprattutto in inverno quando la condizione e qualità della neve può far decidere per un itinerario piuttosto dell’altro.
Una buona guida può comunque compiere un ottimo lavoro, grazie alla sua esperienza, con qualche dritta dai colleghi navigati (qui devo ringraziare Francis Kelsey, conosciuto grazie ad amici comuni su Twitter), e cercando di tenere un gruppo ridotto per essere più flessibile e garantire la sicurezza.
Affidandoti ad una guida che si sta muovendo “alla cieca” sei consapevole che sicuramente avrà fatto del suo meglio per preparare l’uscita, e che userà tutti i suoi trucchi e il fiuto per risolvere al meglio tutte le situazioni particolari che si potrebbero presentare. Per gli amanti del genere, osservare la guida come si muove, come prende le decisioni…rende l’avventura più emozionante per tutti, guida compresa!

Detto ciò…siamo andati in Austria, a St.Anton. Descrivere in poche righe cos’è l’Arlberg è impossibile, la superficie sciabile è immensa, le opportunità infinite (freeride con gli impianti, brevi camminate sci in spalla e risalite con le pelli), e la neve al momento è bellissima e tanta. Oltre il metro e mezzo in paese, 5 metri e 80 centimetri in alto. Abbiamo sciato intorno alla Riffelscharte, il Riedl e giù per il Rossfall, un terreno ideale per scaldarsi le gambe e divertirsi da matti giù per ampi valloni e boschi. Dall’altro lato del paese, la Schlinderspitze regna padrona con i suoi 2 enormi valloni, i canali dalla cima a pochi passi dalla seggiovia sono splendidi…tutto è tracciato. In cima al Valluga, 2811m, ci sali con gli sci solo se accompagnato da una guida alpina, e noi ci siamo andati per una splendida discesa giù a nord, prima abbastanza ripida, poi lungo la bellissima e solitaria Paziel Tal , per infinite serpentine su ottima polvere fino agli impianti di Zurs.

Un vero peccato essere già rientrati a casa…ma il ricordo di questa valle ce lo porteremo dentro per un bel pò di tempo. Grazie a Bizzo (il nostro tour operator ufficiale), Fabri, Fil e Cristina per aver condiviso questo weekend di sorrisi e polvere.