Settembre è il mese migliore per andare in montagna, in giro c’è poca gente e il silenzio insieme ai colori ingialliti dell’autunno regnano padroni. Martedì e mercoledì scorso sono stato insieme a Graham in Engadina per salire la Biancograt, la “Scala del Cielo”, uno dei più grandi itinerari di alta montagna delle Alpi. Alla Capanna Tschierva troviamo solamente 4 persone oltre a noi, la calma era quasi strana viste le ottime condizioni della montagna e del meteo. Ogni cordata l’indomani avrà la sua montagna personale, chi sul Piz Morterasch, chi sul Piz Scercen. Noi puntiamo la sveglia alle 3.30, siamo soli a far colazione, ma quando accendiamo le nostre frontali fuori dal rifugio incrociamo gli occhi di tanti cervi, qualcuno di loro si è fatto sentire per tutta la notte con i suoi bramiti.
Ottime condizioni sull’itinerario, grazie alla nevicata di una settimana fa che ha imbiancato lo scivolo di ghiaccio sotto la Fourcla Prievlusa e la Biancograt. Da segnalare una frana scesa dal Piz Morterasch il 23 settembre che ha interessato un tratto di avvicinamento alla Fourcla Prievlusa (dopo circa un’ora di cammino dalla Tschierva), un paio di catene metalliche sono state tranciate e si devono attraversare due ghiaioni instabili seguendo tracce di passaggio. Le guide di Pontresina sconsigliano al momento il percorso classico preferendo l’avvicinamento lungo la normale al Piz Scercen e attraversando poi il ghiacciaio fin sotto la Fourcla Prievlusa (calcolare una buona ora in più). Noi abbiamo seguito il sentiero classico, ci si accorge della frana solo per la polvere e la ghiaia nuova in questo breve tratto, oltre alle catene tranciate. Ad ogni modo, fate attenzione. Per maggiori dettagli e foto della tratto franato e variante di attacco visitate questo report su gipfelbuch.ch
Raggiunta la cima, non abbiamo trovato altre cordate che salivano dalla via normale. Avere tutto il Piz Bernina per sé, in una giornata stupenda, è qualcosa di assai raro! Il Rifugio Marco e Rosa è ormai chiuso, abbiamo proseguito la nostra discesa passando per la Fortezza, per poi attraversare la Vedretta Pers, anch’essa una esperienza notevole. L’ultima fatica è stata la risalita sulla morena e gli altri 200 metri fino al Diavolezza, dove un pò di birre e vino rosso ci hanno addolcito la stanchezza. Complimenti a Graham che solo 3 giorni prima aveva partecipato ad una gara di corsa in montagna di 28km e oggi era sul percorso lungo (210km) dell’Eroica in Toscana. Un vero duro!
Se volete visualizzare il nostro percorso e traccia gps vi rimando al link sul mio profilo Movescount.
- In carrozza lungo la Val Roseg.
- Sul sentiero verso il Rifugio Tschierva. Il Piz Roseg sullo sfondo.
- Sul sentiero verso il Rifugio Tschierva.
- Sulla terminale sotto la Fourcla Prievlusa. Biancograt.
- Sul ripido pendio di neve sotto la Fourcla Prievlusa. Biancograt.
- Le prime luci verso Ovest dalla Fourcla Prievlusa. Biancograt.
- Il sole che sorge dietro i Palù. Biancograt.
- Il primo tratto di roccia della Biancograt. PIz Bernina.
- La Biancograt, Piz Bernina.
- Graham sul primo ripido pendio di neve della Biancograt. Piz Bernina.
- La Biancograt, Piz Bernina.
- Il Piz Morteratsch dalla Biancograt.
- In cima al Pizzo Bianco, dietro la cima del Piz Bernina. Biancograt.
- Arrampicando sul Piz Bernina. Biancograt.
- In cima al Piz Bernina. Biancograt.
- In discesa sulla via normale del Piz Bernina.
- Sul pendio di neve sopra il Rifugio Marco e Rosa.
- La Cresta Aguzza e i seracchi sotto i Bellavista.
- In discesa sulla Fortezza. Piz Bernina.
- In discesa sulla Fortezza. Piz Bernina.
- Sulla Vedretta Pers, i Palù sullo sfondo.
- Sulla Vedretta Pers, i Palù sullo sfondo.
- Graham e i Palù sullo sfondo, manca poco ormai al Diavolezza.
- Il Piz Bernina e la Biancograt al mattino, dal Diavolezza.