La fine di luglio ha segnato anche la fine di un periodo di bel tempo in alta montagna. Con Priyanka l’anno scorso non era andato bene il nostro appuntamento con il Cervino, avevamo dovuto “ripiegare” salendo sul Monte Bianco. Questa volta, complice il suo perfetto acclimatamento di una settimana prima sull’Elbrus, siamo riusciti a sfruttare i primi giorni della settimana insieme per chiudere il nostro progetto sul Cervino. Dopo un giorno di warm up sulla classica traversata dell’Aiguille d’Entreves, abbiamo fatto i bagagli e ci siamo spostati verso Cervinia per salire alla Capanna Carrel. Le condizioni erano molto buone, la voce si era ormai sparsa in giro e la Capanna era purtroppo invasa da tanti “alpinisti” di tutti i generi che l’hanno resa più un bivacco per disperati, con gente accalcata dovunque, un caldo soffocante  sotto tetto e allarmi vari a tutte le ore…una notte quasi da incubo.

Verso il Tyndall, Dent d'Herens illuminata dai primi raggi di sole e l'ombra del Monte Bianco all'orizzonte.

Verso il Tyndall, Dent d’Herens illuminata dai primi raggi di sole e l’ombra del Monte Bianco all’orizzonte.

Per fortuna che l’indomani il tempo è stato perfetto, siamo saliti senza particolari difficoltà (e senza ramponi ai piedi) in cima al Cervino dopo 4 ore e mezza, e con calma abbiamo cominciato la nostra traversata verso l’Hornlihutte. Poco prima delle 4 del pomeriggio eravamo stanchi ma sorridenti al rifugio, e poco prima di Schwarzsee siamo stati lavati dalla pioggia prevista. Un tempismo quasi perfetto.
Brava Priyanka per aver realizzato il tuo sogno!