Il nostro campo, di fronte alle Farangole

Organizzare un photoshooting in un tour con gli sci già non è facile. Se si aggiunge la necessità di avere un campo tendato,due belle giornate, poche tracce e uno scenario emozionante..l’affare comincia a farsi serio. Ricevo una mail dal mio caro amico Dan Patitucci a metà della settimana scorsa con tutti questi ingredienti, il lavoro sarà per Smartwool, nota azienda americana dell’outodoor specializzata nell’abbigliamento in lana.

La sera ci penso, e mi dico che il Mulaz non potrebbe essere migliore location. L’avvicinamento alla zona pensata per il campo non è così lungo, e la cima per l’alba del giorno seguente sarebbe solo ad un’ora di distanza, e il panorama..beh per chi conosce la zona è uno dei migliori: montagne selvagge, luce sia all’alba che al tramonto.
Quanto alle poche tracce, la vedevo abbastanza dura e il tempo non sembrava dalla nostra. I bollettini cambiavano partito ogni giorno, la nube del vulcano in Islanda cominciava a farsi vedere nei cieli delle Alpi, nuova neve (fortunatamente) veniva data per il weekend.E finalmente anche due giornate buone, il lunedì e martedì.

Andrea sarà il mio socio in questa due giorni, e tutti insieme partiamo lunedì dalla Val Venegia, in tarda mattinata, verso il Mulaz. Nessuna traccia in salita,ma la neve morbida ci ha permesso di salire verso il rifugio tranquillamente, sotto un caldo alle volte terrificante. Arrivati in zona del nostro campo base, i sorrisi di Dan e Janine sono chiari! Il posto, lo scenario, la neve..tutto è perfetto.

Sguardi verso il Focobon

E' ora di montare la nostra casa!

Montiamo le tende, sistemiamo il materiale,  e cominciamo a fare qualche scatto nei dintorni. Comincia un lungo tramonto, la luce è sempre più bella sulle Farangole e sul Focobon. E’ tutto nuovo per me: sciogliere la neve nel fornello, preparare la “zona soggiorno”, coprirsi il più possibile perchè non è un bivacco estivo! Ridiamo e scherziamo, scattiamo foto dentro e intorno alla tenda, e arriva l’ora della cena: una delle spaghettate più buone della mia vita!

Gli amici, il bel tempo, le montagne...cosa volere di più?

Godersi le ultime luci dalla tenda..

I capellini al pesto rosso più buoni del mondo.. :)

Andrea si prepara per la notte.

Con le pance piene e il sole ormai sceso dietro l’orizzonte c’è ben poco da fare..il freddo ci fa entrare nelle nostre tende, dentro i sacchipelo, ed è tempo di dormire; la sveglia sarà alle cinque, e dovremo essere pronti sci ai piedi alle prime ore di luce. Sono vestito di tutto punto, scarpette interne ancora ai piedi, e solo qualche spiffero ghiacciato mi fa girare nel materasso.

All’alba apro la tenda, il silenzio e un cielo stellato fanno da contorno ad uno scenario da sogno. E’ ora di vestirsi, mettere le pelli, accendere le frontali e salire il primo pendio ripido verso la cima. Mettiamo gli sci in spalla per percorrere il traverso che porta all’ultima parte della salita, e il fuoco dell’alba ci investe quando stiamo per girare lo spigolo. E’ il momento delle foto, Dan non perde un attimo per immortalare immagini davvero uniche.

Le prime luci dell'alba..è ora di partire.

L'alba sul Mulaz

I momenti più belli dell'alba

Verso la cima, Focobon e Farangole sullo sfondo

Arriviamo in cima pestando una ventina di centimetri di polvere, preludio di un primo tratto di discesa da urlo. Qualche colpo di campana farà da eco ai campanili giù in valle. L’aria si scalda, siamo pronti per la discesa, polverosa nella prima parte e su fondo duro regolare nella seconda, fino al nostro campo base.

Polvere!

Si torna al campo base!

La soddisfazione di Dan e Janine per il successo fotografico traspare dai loro sorrisi. Prepariamo la colazione, un thé caldo e qualche merendina, ed è il momento dei lavori di campo..in qualche modo tutto il materiale dovrà tornare dentro i nostri zaini!

Sul blog di Dan e Janine potrete leggere il loro report in inglese e vedere altre bellissime foto.

SMARTWOOL E I PRODOTTI UTILIZZATI.

Lavori di casa al campo :)

Prima di questo giro non avevo mai utilizzato prodotti Smartwool. Le fibre sintetiche le ho quasi abbandonati da molto tempo, l’odore che rilasciano durante l’attività è spesso insopportabile e tende a rovinare anche i capi che vestiamo sopra. Lana e solo lana costituiscono questi prodotti, dai colori pastello molto delicati e dal design (soprattutto i calzini) davvero eccezionale. E soprattutto sono comodi da indossare e molto confortevoli, oltre che belli da vedere. La lana delle maglie non punge e la vestibilità leggermente attillata consente una grande libertà e mobilità.

Smartwool fa anche guanti, e ho utilizzato Training Glove (molto leggeri e comodi per la salita) e gli Spring Glove, in pelle con rinforzo tra pollice e indice, in discesa e al mattino, quando le temperature erano più basse. Straightline It Hat è un comodissimo berretto in lana, con il classico pon pon che va un pò dove vuole ma molto bello,comodissimo e soprattutto caldo.

Visitate il sito www.smartwool.com per conoscere tutti gli altri prodotti della collezione.

Una birra fresca a Falcade e la conclusione di due giorni magnifici.

—————-

Interessati a questa uscita accompagnati da una Guida?  Contattatemi!