C’è una linea di sci ripido sul Piz Conturines, un Tremila delle Dolomiti in Alta Badia, che ce l’ho sempre davanti agli occhi quando dalla stazione a monte del Piz Sorega aspetto i clienti che si allaccino gli scarponi e si facciano largo tra turisti, bimbi e maestri di sci in attesa degli allievi. Un canale “a banana” che in parte riesci a vedere anche da La Villa, la foto qui sopra l’ho scattata di fronte a Sport Tony, dietro la banca. Una linea che inizia con quel traverso esposto, sospeso, che mi ha fatto sempre abbandonare l’idea di un tentativo quando ne ho avuto il tempo (sempre poco quello libero) : troppo secco, ventato? forse; troppo duro o troppo pieno. 

Sul piano di Fanes Grande, prima della vera salita.

Ho sempre pensato che il momento migliore fosse entro il mese di febbraio, quando il sole non è ancora forte , per evitare che tutte le potenziali scariche della parete a fianco finiscano dentro al canale, rovinando una sciata che deve essere bella, altrimenti non ne vale la pena. “Magari qualche giorno dopo una debole nevicata, e troviamo neve morbida.” E magari anche senza vento. Ah, il vento! Quasi sempre puntuale in Dolomiti in pieno inverno, dopo una nevicata. La discesa è sempre rimasta li, nel cassetto dei miei sogni, aspettando il momento giusto.
Al rientro del mio primo giro sul Puez a fine novembre, con l’entusiasmo alle stelle per la qualità del manto nevoso, alla rotonda di La Villa lo sguardo va lassù. È tutto perfettamente bianco. Che figata! “Diamogli ancora qualche giorno” mi dico, e poi siamo pronti. Torno al Puez un paio di giorni dopo, un bel pò di vento ci accoglie sul plateau sopra i 2500 metri. Sulla via di casa, vedo un pò di cornice col binocolo lì in alto, sulla sella del Conturines..

Alessio nell’esposto traverso per entrare nel canale Ovest del Conturines.

Ancora due giorni e sono con Norbert ed Etienne in Sassolungo, il vento non c’è più. Svalichiamo il passo Gardena alle luci del tramonto, guardo di fronte a me, e non ci credo. C’è la traccia che entra nel canale. No impossibile! Ma si che c’è Norbert, guarda. Il binocolo ci da la certezza, io sono imbizzarrito. Bisogna fare armi e bagagli e andare.
Ecco l’occasione che aspettavo da tanto tempo. Fatte le solite promesse impossibili da mantenere alla famiglia, al quarto giorno di permesso da “papà full time” andiamo a sciarlo, io ed Alessio. Saliamo da Capanna Alpina a buon passo, ma senza tirarci il collo, un vento terribile e nuvole alte ci accolgono sopra Fanes Grande. “Spero non ci facciano dei brutti scherzi”, continuo a ripetermi. Arriviamo alla sella sotto la cima del Conturines di nuovo con un bel sole, il vento non c’è più. Non perdiamo un attimo e ci affacciamo subito sul traverso, e non ci sembra nulla di bestiale, anche se c’è già una doppia traccia. Questo tratto sicuramente deve essere delicato se si trova neve ghiacciata, ma non è il nostro caso.

Conturines, Canale Ovest.

Ci prepariamo con calma, traversiamo e superiamo due piccole creste. Il canale è bellissimo, abbastanza largo da permettere una sciata anche rilassata su neve pressata. Per paragonarlo sempre all’Holzer sul Pordoi, quest’ultimo è più ripido secondo me. Una strettoia dopo la prima parte ci obbliga ad una derapata, poi la linea si allarga nuovamente, e arriviamo presto alla famosa calata. Con 60 metri si riesce ad arrivare fino in fondo, qualcosa non torna perché il blocco incastrato prima della cascatina ghiacciata, immortalato nelle poche foto che si vedono in rete è ostruito, ma si passa fuori comodamente. La sciata riprende, dove si allarga guadagniamo metri tra vecchi balocchi di valanga coperti da uno strato di neve morbida che non danno poi fastidio. L’ultimo curvone verso destra ci porta in un pendio ancora polveroso, dove godiamo di gioia! Il campo aperto di rientro verso la macchina è liscio come un biliardino primaverile, siamo contenti ma dai telefoni arrivano messaggini familiari che ci incoraggiano a tornare a casa prima possibile, altro che birre e pranzo. Un selfie sul bordo strada, una birretta aspirata in 30 secondi, è tempo di rientrare col sorriso.
Canale Ovest del Conturines il 7 di dicembre. Da non credere. Grazie Alessio!