L’Eiger è una delle montagne più famose delle Alpi, d’estate è la cresta Mittellegi l’itinerario classico per salire in cima all’Orco. Trovarla in ottime condizioni non è molto facile, quest’anno complice il caldo insolito e un lungo periodo di tempo stabile, la Mittellegi era già in ottime condizioni ai primi di luglio, e in pochi lo sapevano.
Ormai è una tradizione passare le prime due settimane di luglio con Giovanni in Dolomiti, ed erano due anni che gli facevo portare scarponi pesanti picozza e ramponi da NYC, con l’idea di fare una bella salita alpinistica. Quest’estate ce ne siamo tolte di soddisfazioni insieme, la Schubert al Piz Ciavazes, lo Spigolo Giallo e la Olga alle Cinque Torri (finalmente anch’io l’ho fatta!), ma abbiamo dovuto buttare via una giornata in Tre Cime per aprire gli occhi e pensare che poteva essere la volta giusta per andare “in alto”. Fare una puntata di due giorni a Grindelwald da Cortina è una bella follia, ma quando c’è posto alla Mittellegihutte e la cresta è in ottime condizioni…non c’è più tempo da perdere. Abbiamo fatto gli zaini e siamo partiti il pomeriggio della giornata-bidone.

Il gran gendarme. Cresta Mittellegi, Eiger.

Della nostra salita lungo la Mittellegi c’è poco da dire, è stata perfetta. Meteo fantastico, poca gente al rifugio, è stata la prima esperienza di alta montagna per Giovanni, e il tiro “test” dopo il Challifirn è stato quasi un bicchier d’acqua anche per lui. La parte più faticosa di tutta l’avventura è stato il rientro in macchina, forse anche la più pericolosa visto che più ci avvicinavamo a casa e più pestavo l’acceleratore. Non ne potevo più!
Una cosa sicuramente non dimenticherò di questa salita, il sorriso da ebete di Giovanni dal nostro arrivo a Grindelwald fino in cima all’Eiger. Non l’avevo mai visto così felice.