Manca poco alla fine di gennaio, finora l’inverno in Dolomiti l’abbiamo solo sentito, con due settimane abbondanti di vento da nord e un pò di giornate fredde.
In tutte le valli la neve artificiale ricopre le piste da sci già da Natale, ma per gli amanti dello sci fuoripista e sci alpinismo le possibilità sono minime, e onestamente non tra le più sicure. Sui vari social e report si leggono le gite più fantasiose e fantascientifiche, la voglia di uscire con le pelli di foca è sempre così forte che certa gente vede la neve anche dove non c’è, e più di qualcuno si è avventurato (un pò barcamenato) salendo delle cime anche impegnative, portando a casa le gambe intatte oltre alle solette degli sci.
Personalmente, ciò che ho trovato qui nei dintorni è un manto nevoso sottile e poco stabile, che necessita di grande attenzione e capacità di valutazione per evitare di finire in vere e proprie trappole. Si sa che quando non c’è tanto fondo, le temperature salgono e scendono come fossero impazzite, e il vento è forte, la situazione diventa pericolosa e le valanghe sono sempre in agguato.

Salendo un canale al Lagazuoi, lo spessore di neve non deve trarre in inganno. Si tratta per lo più di accumuli ventati di neve vecchia e poco rassicuranti.

Sci Alpinismo in Val Casies.

In compenso, se si è disposti a fare un pò di macchina, sulle creste di confine già da Natale sono possibili fare le classiche scialpinistiche, in Val di Fleres e Valle Aurina il fondo è più consistente che in altre zone.
Se invece si vuole godere di uno scenario decisamente invernale, non servono ore di aereo verso il Giappone, ma basta attraversare il Brennero per entrare in una “realtà separata”. Voralberg e Salzburgerland per due settimane sono rimasti sotto assedio da nevicate incessanti. Senza voler andare a sciare nell’occhio del ciclone, le condizioni sono ottime un pò dappertutto, e al momento anche sicure grazie al rialzo termico di mercoledì scorso che ha contribuito ad assestare il notevole spessore di neve.
La settimana scorsa siamo stati in Tirolo con un gruppo di inglesi che erano venuti in Dolomiti per fare un pò di freeride. Facendo base a Neustift in Stubaital abbiamo sciato ottima polvere nei piccoli comprensori di Schlick e Axamer Lizum. In Stubai, come nell’ Arlberg, salendo ben oltre il limite del bosco c’era il rischio di trovare neve pressata o ventata.

Sci alpinismo in Val di Fleres.

Le possibilità e potenzialità per il freeride intorno a Innsbruck sono davvero notevoli e di qualità, ma bisogna fare i conti con una gran concorrenza di giovani e appassionati (ben attrezzati e nel complesso preparati) e in generale con una cultura dello sci più sostanziosa e radicata, lontana dal “mangia e bevi” e dallo ski gourmet che ormai impera tra le nostre valli dolomitiche.

Qui sotto trovate una selezione di immagini dalle giornate di freeride in Tirolo della settimana scorsa. Speriamo di vedere le nostre belle montagne imbiancate quanto prima, l’alta stagione è ormai alle porte e abbiamo bisogno di neve, quella vera. Altrimenti, non ci resterà che saltare di nuovo in macchina e andare a sciare a nord delle Alpi.