La settimana scorsa ho partecipato in veste di guida all’ultimo evento di Powderchase, il Tourchase,e per cercare un buono strato di bella neve siamo andati in Svizzera. Per il Tourchase abbiamo scelto una traversata di sci alpinismo che combinasse impianti di risalita per i maggiori dislivelli e poi un buon uso di pelli di foca per gli spostamenti tra le valli e le cime, non superando i 1000 metri di salita al giorno. Il primo giorno siamo partiti dalla cima del Gemsstock ad Andermatt con una bella discesa verso la Vermigelhütte, messe  le pelli siamo saliti al Pass Maighels, poi lungo il Glatscher da Maighels per una seconda discesa polverosa fino alla Camona da Maighels (Camona in romancio significa Rifugio).

In discesa dal Gemsstock.

In discesa dal Gemsstock.

In discesa dal Gemsstock.

In discesa dal Gemsstock.

Verso il Pass Maighels.

Verso il Pass Maighels.

Verso il Pass Maighels.

Verso il Pass Maighels.

Marnix al Pass Maighels.

Marnix al Pass Maighels.

Pass Maighels.

Pass Maighels.

Marnix tra le tracce in stile svizzero sul Glatscher da Maighels.

Marnix tra le tracce in stile svizzero sul Glatscher da Maighels.

Gletscher da Maighels.

Gletscher da Maighels.

Val Maighels.

Jens in Val Maighels.

L'ultima salita della giornata al Rifugio Maighels.

L’ultima salita della giornata al Rifugio Maighels.

Il secondo giorno siamo saliti in cima al Badus per scendere sempre su bella polvere fino al Tumasee, sorgente del fiume Reno, tra i più lunghi d’Europa. Rimesse le pelli siamo saliti in cima al Piz Cavradi per un’altra discesa super lungo la parete nord ovest fino a Tschamut.

Operazioni mattutine, sullo sfondo lo Schwarzberg.

Operazioni mattutine, sullo sfondo lo Schwarzberg.

Salendo al Badus.

Salendo al Badus.

In cima al Badus.

In cima al Badus.

Olly sulla polvere del Badus.

Olly sulla polvere del Badus.

Jens pattina sul Tumasee.

Jens pattina sul Tumasee.

Polvere e ripido. Piz Cavradi.

Polvere e ripido. Piz Cavradi.

Verso la birra a Tschamut.

Verso la birra a Tschamut.

Il terzo giorno il tempo non è stato dei migliori, ma siamo ci siamo comunque portati in quota con gli impianti da Disentis fino al Piz Ault per una discesa “pepata” e polverosa verso Ovest tra il Piz Ault e il Gendusas. Con un pò di pelli e molto sci in spalla abbiamo risalito il breve ma ripido Crüzlipass e poi ancora oltre fino al Schaftstöckli per l’ennesima lunga discesa parallela alla Crüzlital. Con un pò di pelli, naso, GPS e vecchie tracce abbiamo trovato il piccolo e accogliente rifugio per la nostra ultima notte, l’Etzlihütte.

Jorrit in calata sul ripido.

Jorrit in calata sul ripido.

Polvere e whiteout.

Polvere e whiteout.

Jens.

Jens.

Etzlihutte tra la fitta nebbia.

Etzlihutte tra la fitta nebbia.

L’ultimo giorno abbiamo optato per una traversata tranquilla verso la Fellital attraverso la Pörtlilücke, 500 metri di salita scarsi per una discesa lunghissima e ovviamente polverosa, passando per il Treschhütte, e poi ancora con un pò di “cava e metti” siamo riusciti a scendere fino a 900 metri di dislivello. Con una bella passeggiata fino al Gurtnellen, bus, treno, altro treno, abbiamo chiuso una giornata e un tour assolutamente fantastico.

Con le pelli verso la Portlilucke.

Con le pelli verso la Portlilucke.

Polvere in discesa dalla Portlilucke.

Polvere in discesa dalla Portlilucke.

Polvere in discesa dalla Portlilucke.

Polvere in discesa dalla Portlilucke.

Polvere in discesa dalla Portlilucke.

Polvere in discesa dalla Portlilucke.

Fellital.

Fellital.

Come si dice in inglese "This is it!"

Come si dice in inglese “This is it!”

Questa traversata di sci alpinismo è una delle innumerevoli combinazioni che si possono programmare nella zona, sta solo a voi decidere quanta salita fare con le proprie gambe, in che valli scendere e soprattutto quanti giorni passare in questo splendido angolo delle Alpi Svizzere.