Il cratere di nord-est in azione.

Abbadonati gli sci al nord (un pochino a malincuore, viste le condizioni in giro per le Alpi) me ne sono sceso a Stromboli per un pò a maggio. La primavera è alle stelle, con belle giornate non troppo calde e solo qualche attimo di pioggia (attimi, non giornate come su a casa).
Il vulcano nella prima parte del mese è stato particolarmente attivo e le eruzioni sono state spettacolari. Ho avuto l’occasione di salire anche dal lato di Ginostra, il piccolo villaggio che sta a sud-ovest dell’isola, ed essere accompagnato per la prima parte da Mario (Pruiti, una delle guide di Magmatrek), un libro aperto sulla storia del paesello e di tutta la montagna.

Cactus in fiore a Ginostra.

Questa salita è probabilmente la più affascinante delle tre vie al vulcano. Partendo da Labronzo sulla cresta nord ti permette di vedere continuamente l’attività dei vulcani (soprattutto del cratere di nord-est), mentre da Ginostra il percorso è molto selvaggio, pochissimo frequentato e la vegetazione regna sovrana. Il sentiero è molto ripido nella prima parte, fino a raggiungere la Valle della Luna, una conca di sabbia tra il Pizzo e i Vancori. Lo scirocco ci ha seguiti feroce fino in cima ai Vancori, e non sono riuscito a scattare molte foto. Resta un percorso consigliatissimo a camminatori in condizioni molto buone, vista la ripidità del sentiero e la presenza costante del sole fino in cima (che cucina a puntino nelle giornate calde).

Morale: se siete appassionati di trekking e non avete ancora preso in considerazione le Eolie come prossima meta…non fatevi scappare Stromboli e tutte le altre isole.