La ripida salita alla Dufourspitze.

Ormai è diventata una garanzia lo sci alpinismo del lunedì! Dopo aver studiato per tutta la settimana almeno 5 siti meteo diversi, decidiamo di imbarcarci verso Zermatt domenica mattina con un obiettivo ben preciso: salire la Dufourspitze, la vetta più alta del gruppo del Monte Rosa e la seconda delle Alpi.

Il Rosa e tutte le Alpi sono incredibilmente senza nuvole all’alba di domenica, e quella che doveva essere una semplice giornata di avvicinamento al Monterosahutte si rivela un’ottimo warm up, perché dal Klein Matterhorn saliamo fino in cima alla Roccia Nera (4075 metri) con gli sci in spalla, perché il bello scivolo (moderatamente ripido) è in ottime condizioni per essere sciato. Arriviamo alla Schwarztor/Porta Nera insieme ad una nebbia terribile che fortunatamente si dissolve dopo un duecento metri di discesa. Percorsi del genere nella nebbia più completa, anche se tracciati, non piacciono mai a nessuno! L’ambiente è grandioso, si scia tra seracchi e crepacci, per la maggior parte ben chiusi grazie all’innevamento eccezionale di questa stagione. Approfittiamo della sosta al Gornergletscher per spogliarci, il caldo è terribile, e poi rimettiamo le pelli per spostarci al Neue Monte Rosa-Hütte, una sorta di navicella spaziale sulla morena del ghiacciaio. Aperta un paio di anni fa, la Neue Monte Rosa-Hütte è splendida, ultramoderna e funzionale. C’è molta gente per essere domenica sera, ma le previsioni per il giorno dopo sono così belle che altre 80 persone non si sono fatte scappare l’occasione per una gita di sci alpinismo in alta quota.

Schwarzgletscher

Le luci del tramonto con il Cervino sullo sfondo.

Lunedì mattina la vita del rifugio riparte alle 4 meno un quarto. Si fa colazione e ci si prepara per quella che sarà una grandissima giornata in montagna, forse un pò ventosa e fredda, così dicono. Bene, non ho mai avuto così freddo in questa stagione sciistica come ieri. Dicono oltre i -20 la temperatura percepita oltre i 4000 metri per l’effetto wind-chill. La salita alla Silbersattel è piacevole, lunga, in uno scenario di vera alta montagna. I crepacci sono ben chiusi, in molti seguiamo le tracce e qualcuno a metà strada non ce la fa più dal freddo e scende. Gli ultimi 100 metri che portano in cima ai 4634 metri della Dufourspitze sono agevolati per buona parte dalle corde fisse, le condizioni sono ottimali ma un gruppo di francesi incapaci fa morire di freddo noi e un’altra guida svizzera col suo gruppetto. In cima ci godiamo un panorama spettacolare solo per pochi minuti, non vediamo l’ora di scendere, mettere in bocca qualcosa e scappare a quote più basse dove si starà meglio e più al caldo.
La salita all’intermedia di Riffelboden per il Gornergrat è forse un pò lunga dopo una giornata così, ma il panorama che si gode dell’intero gruppo del Rosa, con il Cervino sempre di fronte, è mozzafiato e così entusiasmante che ogni 5 minuti devi fermarti non per tirare il fiato ma per ammirare la bellezza della natura.
Che dire, siamo stati fortunati anche stavolta, contro ogni previsione dall’inizio della settimana fa che ci condannava a restare a casa. Con Giovanni abbiamo aggiunto un secondo tassello molto importante per il nostro ultimo obiettivo per il prossimo weekend (o meglio dire per lunedì?), il Monte Bianco. Dopo 3000 metri di dislivello in 2 giorni noi la coscienza ce l’abbiamo pulita e siamo pronti, vediamo cosa succederà! Sicuramente, con il Palù e la Dufourspitze abbiamo salito 2 tra le più belle cime delle Alpi e vissuto due grandi avventure in montagna.

Il Gornergletscher dal Neue Monte Rosa-Hütte.

Qualche informazione in più…

La discesa per la Schwarztor o meglio conosciuta in italiano come Porta Nera rappresenta, insieme alla Vallee Blanche, una delle discese di freeride più famose delle Alpi. Si svolge in ambiente di alta montagna molto crepacciato, è necessaria esperienza nella conduzione di una gita in ghiacciaio.
La Neue Monte Rosa-Hütte ha un sistema di prenotazione online molto interessante ed efficace, ovviamente i weekend sono sempre intasati ma aspettando l’ultimo momento può essere che qualche posto si libera sempre.
La salita alla Dufourspitze richiede un passo sicuro ed esperienza di alta montagna (neve, ghiaccio, crestine esposte…), nonostante sia ben facilitata dalle corde fisse nella parte più ripida. Molti si avventurano nel vero senso della parola, anche slegati, senza padronanza del terreno e sono un potenziale pericolo per gli altri, oltre che per se stessi. Solitamente il rapporto guida cliente è 1:2.
Se siete interessati alla salita potete contattarmi via email o telefono.